Vuelta a España 2022, Marc Soler si impone a Bilbao! Rudy Molard nuova Maglia Rossa
Marc Soler si aggiudica la quinta tappa della Vuelta a España 2022. Il corridore della UAE Team Emirates, che era riuscito a portarsi da solo sulla numerosa fuga di giornata che aveva avuto via libera dopo una settantina di chilometri dalla partenza, si è imposto sul traguardo di Bilbao riuscendo a resistere alla rimonta dei suoi inseguitori. È Daryl Impey (Israel-Premier Tech) ad avere la meglio nella lunga volata del gruppetto alle spalle dello spagnolo davanti a Fred Wright (Bahrain Victorious). Col gruppo dei big che ha lasciato andare la fuga, prendendosi una giornata di relativa tranquillità, cambia anche la Maglia Rossa. È Rudy Molard (Groupama-FDJ) il nuovo leader con soli due secondi proprio sul britannico Wright.
Dopo quanto successo ieri, sembra che tutti siano consapevoli sin dalla partenza che sarà la fuga a giocarsi la tappa. Sono così numerosi i tentativi di fuga sin dai primissimi chilometri di corsa, aprendo ad una serie di accelerazioni che portano alla formazione di gruppetti che tuttavia non riescono mai a prendere il largo. La prima ora di corsa si corre così a 50 km/h di media, ma senza che nessuno riesca a formare la fuga di giornata. Tra coloro che ci provano si mischiano corridori con profili molto diversi fra loro, tra scalatori e sprinter resistenti come Ethan Hayter (Ineos Grenadiers) e Mads Pedersen (Trek-Segafredo), ma sono molti gli equilibri necessari affinché si formi una fuga che sta bene a tutte le squadre.
Alla fine a riuscire a trovare l’azione di giornata sono Jaakko Hänninen (AG2R Citroën), Fred Wright (Bahrain Victorious), Rudy Molard, Jake Stewart (Groupama-FDJ), Alessandro De Marchi (Israel-Premier Tech), Gregor Muhlberger (Movistar), Fausto Masnada (Quick-Step-Alpha Vinyl ), Lawson Craddock (BikeExchange-Jayco), Victor Langellotti (Burgos-BH), Roger Adria (Equipo Kern Pharma), Vadim Pronskiy (Astana Qazaqstan), Julius Johansen (Intermarché-Wanty-Gobert), Nikias Arndt (Team DSM) e Anthony Delaplace (Arkea-Samsic), ai quali, ad eccezione di Hanninen fermato da una caduta, non tardano ad aggiungersi anche Jonathan Caicedo (EF Education-EasyPost), Daryl Impey (Israel-Premier Tech), Kamil Malecki (Lotto Soudal) e Ibai Azurmendi (Euskaltel-Euskadi).
Progressivamente il gruppo lascia andare, concedendo due minuti all’imbocco della prima salita di giornata, che vede Marc Soler (UAE Team Emirates) decidere di muoversi in solitaria per rientrare sui primi, operazione che non fatica a compiere visto che davanti capiscono di poter rifiatare visto il ritmo blando del gruppo, tirato da Edoardo Affini e Mike Teunissen. Le prime tre salite scorrono così senza grandi scossoni, con il gruppo che concede fino a cinque minuti di vantaggio al gruppo di attaccanti.
Davanti la bagarre inizia dunque sulla prima scalata dell’Alto del Vivero, con Soler che scalda i motori liberandosi delle foglie secche prima che Craddock piazzi una accelerazione più decisa, guadagnando una decina di secondi. Lo statunitense non riesce tuttavia a guadagnare ulteriormente venendo raggiunto da Langellotti in vista del GPM, dove comunque transita per primo davanti al monegasco, che si assicura così di indossare la maglia a pois domani.
Dopo essersi staccato nella ascesa precedente, dopo la discesa è Stewart ad allungare, proteggendo così il suo compagno Molard che può correre di rimessa rispetto a Wright, con il quale è ormai chiaro che si gioca la Maglia Rossa visto il disinteresse del gruppo per la tappa. Il giovane britannico arriva così ai piedi della seconda ascesa con un vantaggio di quasi 40 secondi sugli inseguitori, un gruppetto ridotto ormai a una decina di unità, visto che i vari Caicedo, Delaplace, De Marchi, Azurmendi e Malecki sono ormai fuori dai giochi. Con l’inizio della salita Soler e Impey vanno in difficoltà, ma gli altri sembrano faticare ad organizzare l’inseguimento a Stewart, con quasi tutti che guardano alla lotta fra Molard, ovviamente passivo, e Wright, che chiaramente non può spendere tutto malgrado la sua grande generosità.
Impey e Soler riescono così a rientrare e lo spagnolo decide di rilanciare da solo, avvicinandosi velocemente a Stewart, fino a raggiungerlo e staccarlo poco prima dell’ultimo chilometro di salita. Dietro di lui Wright decide di forzare, portandosi appresso Molard, con i due che vengono poi raggiunti da Langellotti, Pronskiy e Craddock. Anche questi uomini non tardano a riprendere Stewart, staccandolo in vista del GPM, dove Soler passa per primo in solitaria. Dietro è Molard a prendere la seconda posizione, conquistando due preziosi secondi di abbuono, mentre Langellotti si prende altri punti utili.
Nella discesa Soler cerca di difendere i suoi 15 secondi di vantaggio senza farsi domande. Alle sue spalle intanto Stewart perde contatto in seguito ai crampi, venendo ripreso e staccato da un ulteriore gruppetto in forte rimonta, composto da Arndt, Adrià, Masnada, Mühlberger e Impey. Se inizialmente sembravano ormai tagliati fuori, questi cinque vanno rapidamente anche a riportarsi sui primi inseguitori, ma il gruppetto che si forma perde il suo slancio e Soler, che sembrava ormai sul punto di essere ripreso, riesce a conservare ancora un piccolo vantaggio. Il nuovo pollaio è composto infatti da troppi galli, che si studiano troppo a lungo, finendo così per favorire lo spagnolo. Soler riesce infatti a resistere per imporsi in solitaria con una manciata di secondi sui rivali, regolati da Impey dopo che Wright è costretto ad una volata lunghissima, finendo così per tagliare il traguardo in terza posizione, mancando anche l’assalto alla Maglia Rossa, che finisce sulle spalle di Molard. Cinque minuti più tardi arriva anche il gruppo, che oggi ha deciso di prendersela con comodo.
Risultato Tappa 5 Vuelta a España 2022
Classifica Generale Vuelta a España 2022
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